Anna Grazia Greco

Anna Grazia Greco, già primadonna del liceo Cicognini di Prato, è stata, dal 2004 al 2010, la dirigente Mae presso la scuola "Agustin Codazzi" di Caracas (Venezuela). Successivamente Anna Grazia Greco ha operato presso la scuola "Antonio Raimondi" di Lima (Perù) sempre in qualità di dirigente Mae (Ministero degli Affari Esteri)

sabato 22 ottobre 2016

Un'indiscrezione da Caracas: i contributi alla Bolivar y Garibaldi

Il nostro uomo ha colpito ancora, grazie a lui, oggi sappiamo perché nell’anno scolastico 2005/06, noi insegnanti alla scuola “A. Codazzi” non siamo stati pagati per ben 4 mesi. La dirigente, Anna Grazia Greco, aveva effettivamente dirottato l’intera cifra del finanziamento ministeriale (140.000 euro) su un’altra scuola, la “Bolivar y Garibaldi”.
Il motivo di tale comportamento è semplice: verso maggio 2005 il fidanzatino della Greco aveva lasciato che alcuni alunni di 4^ della scuola primaria visionassero siti pornografici durante la sua lezione di informatica.
Per questo motivo c’era stata una sollevazione dei genitori di quella classe, protesta legittima, ma prontamente soffocata in base a non meglio specificati principi pedagogici...
In seguito però, i corsi del fidanzatino della Greco erano stati rifiutati dalla Giunta Direttiva della scuola (settembre 2005) dato il suo comportamento per nulla professionale.
Di lì prende piede la ripicca “istituzionale”, di stampo fascio-massonico, della Greco.
Ora, trovo assai curioso che una persona come Anna Grazia Greco, con un filo diretto con il governo, perché solo questo spiega la nonchalance con cui costei poteva movimentare il danaro pubblico, non trovasse alcun modo per regolarizzarci. Ho passato 2 anni lavorando presso quella scuola, con una tale dirigente, senza vedere lo stralcio di un contratto. La vicenda in sé mi ricorda più “Mafia Connection” (oppure ‘ndrangheta connection), anziché un paese democratico.
Ora capisco perché la denuncia da me presentata al Tribunale di Caracas contro quella gentaglia ha creato tanto scalpore scatenando una valanga di omertà e insabbiamento: significa che gli è andata direttamente a “quel servizio”... 

Istituzioni che beneficiano del contributo ministeriale italiano in Venezuela



mercoledì 19 ottobre 2016

Marisa Bafile: "l'articolo della dignità"

L'articolo che segue, a firma Marisa Bafile, risponde ad una sottile "provocazione intellettuale" della vecchia cariatide, ex dipendente del Consolato Generale di Caracas. Quel vecchio puttanon, infatti, alla data dell'articolo, aveva decisamente rimosso lo scandalo e gli sprechi derivanti dalla pessima gestione della scuola da parte della dirigente Anna Grazia Greco, nonostante risalissero a pochi mesi prima. 

Quando si parla a sproposito di privilegi... 

 

Cricca Codazzi: "l'articolo della dignità" - Marisa Bafile, pasionaria de La Voce d'Italia

I "cavalieri inesistenti" della Scuola Codazzi

Sono loro quelli che ogni mattina ricevono nelle aule centinaia e centinaia di ragazzi, sono loro quelli che hanno il compito di trasmettere la cultura e la lingua italiana, sono loro quelli che hanno l’enorme responsabilità di seguire i nostri figli nel difficile cammino della crescita. Eppure i professori della scuola Agostino Codazzi, assunti in loco contano tanto poco per l’Italia che con un’ironia amara sono stati paragonati al “cavaliere inesistente” di Italo Calvino.

E la remunerazione che ricevono per le ore che trascorrono nelle nostre aule avvicina il loro lavoro ad un’opera di volontariato. Gli unici contributi che arrivano dal governo sono finalizzati al pagamento di lauti stipendi per pochissimi professori che vengono dall’Italia mentre tutti gli altri, quelli che davvero hanno a cuore la scuola, quelli che hanno preparato generazioni di studenti e sono per tutti noi amati punti di riferimento, ecco, quelli hanno diritto a guadagni tre o quattro volte inferiori.

In numerose occasioni è stato posto il problema alle autorità competenti. Inutilmente. Un silenzio che ha il sapore amaro dell’indifferenza è stata la risposta alle varie proposte presentate con la speranza di trovare una strada per restituire giusta dignità all’operato del corpo docente locale.

La scuola puó accedere ad ulteriori finanziamenti solo per progetti specifici. Nella pratica questo si traduce nel pagamento della persona inviata ad hoc dall’Italia. Per i professori locali non é previsto nessun apporto. Eppure dovrebbe essere piú importante offrire condizioni di lavoro degne ai docenti piuttosto che avviare specifici progetti che, seppur importanti, non sono essenziali per la formazione degli studenti.

Ma ciò che fa ancora più male è che questi professori vengono snobbati come se fossero docenti di serie B, come se non sapessero parlare l’italiano, come se non avessero le carte in regola per l’insegnamento. Ed invece sono tutti laureati, hanno l’abilitazione, sono italiani, anzi, alcuni hanno esclusivamente il passaporto italiano e, soprattutto, possono vantare anni di esperienza. Se consideriamo che insegnare dovrebbe essere qualcosa di più del semplice atto di inserire qualche dato nella memoria dei ragazzi, possiamo facilmente capire che un “nostro” insegnante può seguire molto meglio i figli degli italo-venezuelani perchè conosce la cultura sia dell’Italia che del Venezuela, perchè ama sia l’Italia che il Venezuela, perchè a sua volta é genitore di ragazzi che studiano e crescono in questa città. Compito meno facile per chi arriva dall’Italia senza conoscere nè la cultura nè la lingua del paese e il più delle volte senza esperienza di insegnamento.

  Sarebbe tutto più semplice se i funzionari che hanno il compito di aiutare a crescere la scuola Codazzi cercassero davvero di capirla, amarla e valorizzarla. Sarebbe piú facile se decidessero lavorare insieme al corpo docente, se si preoccupassero di conoscerne capacitá e potenzialitá. In quel caso, ne siamo certi, si riuscirebbe tutti insieme a trovare qualche soluzione. Purtroppo invece la Codazzi, pur essendo l’unica scuola realmente italiana, l’unica che fa capo ad un’associazione civile senza fini di lucro, l’unica riconosciuta dall’Italia che ne ha riconfermato la parità l’anno scorso dopo una ennesima ispezione del Ministero, é penalizzata rispetto ad altre scuole che invece sono venezuelane, sono private e si limitano a impartire corsi di italiano.

Ma se é vero che la Codazzi é una delle piú importanti istituzioni della collettivitá, che gli insegnanti locali sono un patrimonio di tutti perché é a loro che affidiamo, con fiducia, la preparazione e formazione dei nostri figli, allora non possiamo aspettare che gli aiuti ci piovano dal cielo. Tocca a noi assumerne le difese.  
La vecchia cariatide e la Cricca Codazzi

martedì 18 ottobre 2016

Fondazione Sanitas Venezuela

Chi siamo: La Fondazione Sanitas Venezuela è una istituzione privata senza fini di lucro (mi ricorda qualcosa... ndr.), apartitica e non religiosa, il cui scopo è essere utile alla comunità ricercando la felicità, la pace e il benessere di tutti i suoi componenti, così come promuove l’attenzione alla salute di tutti gli esseri umani senza discriminazione di razza, religione, ideologia o convinzione politica, attraverso attività di aiuto, assistenza tecnica ed economica nel campo della salute indirizzata a persone non abbienti, inclusi bambini, bambine e adolescenti.

Allo stesso tempo cerca di elevare i valori fondamentali della persona, il miglioramento della cultura, dell’istruzione e delle capacità quali elementi centrali del miglioramento degli esseri umani nella società venezuelana grazie al sostegno scolare, all’attenzione psicologica, alla realizzazione di laboratori di arte ed attività di produzione manuale, includendo aspetti come la salvaguardia dell’ambiente naturale, il riciclaggio di materiali, l’educazione civica, l’igiene personale, generale e tutto ciò che riguarda strumenti utili ad uno sviluppo integrale.

p.s. non riesco a capire di chi si parla, leggo solo un'accozzaglia di luoghi comuni infilati uno dietro l'altro e tutti quanti (...) all'umanità, come direbbe un personaggio di Sciascia ne "Il giorno della civetta".
D'altronde è risaputo: di buoni propositi è lastricata la strada per l'inferno...

Fondazione Sanitas Venezuela - cricca Codazzi

mercoledì 3 febbraio 2016

C'è posta per te: un'email a Kyong Mazzaro - Columbia University

Quando ho cominciato a scrivere di Kyong Mazzaro nei miei blog, per dovere di trasparenza (legge 241/90) ho voluto personalmente metterla al corrente, così come ho fatto per altri soggetti di cui ho narrato le gesta.
In quel periodo Kyong Mazzaro aveva già cominciato la sua favolosa carriera accademica alla Columbia University, cosicché non è stato difficile reperire la sua email.
Il bello è che quella capra (mai conosciuta una simile demente) non avendo capito io chi ero, mi ha pure risposto, ringraziandomi per il pensiero...
 


Kyong Mazzaro, poco probabile blogger - AC4, Columbia University

Tempo dopo, quando ha visionato il blog ed ha finalmente capito con chi aveva a che fare, si è messa per un certo periodo “in sonno”, scomparendo di punto in bianco dal web (foto, scritti, documenti etc.)
Il testo che segue è l’email che gli ho inviato:

Da:     Kyong Mazzaro (kmazzaro@ei.columbia.edu) Hai spostato il messaggio nella posizione attuale.
Data invio:    lunedì 26 novembre 2012 15:38:15
A:    Gianluca Salvati (g...@...com)

Ciao Gianluca,

Grazie della tua mail. Era da tanto che non ci sentivamo. Qui va tutto bene, spero sia il caso anche per te.
Daro' un'occhiata al tuo blog.

Tanti saluti,
K
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From: Gianluca Salvati [g...@...com]
Sent: Saturday, November 24, 2012 2:20 PM
To: Kyong Mazzaro
Subject: ciao Kyong

Ciao Kyong,
come te la passi ?

Vedo che ne stai facendo di strada. Mi fa piacere, ovviamente. Io continuo a dipingere e, da qualche anno ho intrapreso anche la strada della scrittura, come puoi ben vedere:

storiadiunquadro.blogspot.com/


arrivederci, salutami il nostro comune amico
Gianluca

p.s. Dunque, se avete una figlia che non è proprio una cima, non disperate: c’è una brillante carriera accademica per lei alla Columbia University di New York...  oh yeah!


Kyong Mazzaro, improbabile blogger - AC4, Columbia University